Un lungo cammino di conversione SANTIAGO, LOURDES, LA SALETTE
Un lungo viaggio intrapreso agli inizi del mese di agosto 2003
insieme a mio marito - la tappa?:
un cammino non solo faticoso per i tantissimi chilometri, ma molto impegnativo
per i buoni propositi e le promesse fatte, per una conversione duratura e
perseverante.
Iniziò tanti anni fa in via 24 maggio a Campobasso dove sono nata ed
abito.
Questa strada da me tanto amata mi riporta a dolcissimi ricordi quando
dall'età di 6 anni fino ai 13 ero solita trattenermi d'estate a giocare con le
mie sorelle e fratelli e alle compagne. I nostri giochi semplici erano così
belli: la campana disegnata con il gessetto, il saltello con la corda, la
scivolarella sul carrello che usava mio padre per caricare i sacchi di concime.
Ricordo con malinconia il periodo delle vacanze che iniziava con la colonia
estiva organizzata dalla carissima sig.na Dalla Torre, gestita dai Padri
Cappuccini presso la pineta Guacci, poco distante da Campobasso.
La mattina, alle ore 7, eravamo in tanti a prendere il pullman orgogliosi di
portare i collettoni bianchi e i cappelli inamidati.
La giornata era intervallata da giochi, gare, preghiere, colazione, pranzo,
merenda.
Come si era felici nel poco!Adesso già a 14-15 anni i ragazzi pretendono di
andare in Inghilterra, in Croazia ecc.
Un doveroso ricordo va al caro Michele, factotum dell'asilo del S.Cuore; con un
Ape a tre ruote portava i contenitori del latte alle ore 7,30 e quando
ritardavo, asciugava i miei lacrimoni e mi faceva salire sul pullman.
Ora ritorniamo al mio cammino: seguivo un percorso particolare crescendo e
frequentando l'oratorio del convento dei Frati Minori Cappuccini a pochi metri
da casa mia e seguivo un cammino che andava di pari passo con i tempi
liturgici: nella settimana che precedeva la festività dell'Immacolata, via 24
maggio profumava di vainiglia; dal forno Beccia ci alternavamo a frotte per
portare le enormi teglie di rame piene di pastarelle che mangiavamo l'8
dicembre dopo aver partecipato alla Novena a casa della signora Concetta dove
recitavamo sempre il Rosario insieme al Padre Pio di Roccabascerana.
Subito dopo quella ricorrenza iniziavamo a caricare le pietre di fiume ed il
muschio per preparare i presepi. Nella nostra allestivamo nelle case i presepi
che non si limitavano a qualche capannella ma occupavano camere intere, magari
dormivamo in due nei letti per mancanza di spazio; per noi era importante far
nascere Gesù nelle nostre case.
La famiglia Pavone si contendeva il primo posto sempre con quella della sig.ra
Concetta Brunetti.
La notte di Natale, dopo la Messa di mezzanotte, si girava per le case per
visitare i presepi; mangiavamo con santa allegria le olive e le frittelle
cantando le nenie.
Nel giorno di Natale leggevamo le letterine a Gesù Bambino e tra un tombolata e
l'altra si arrivava al giorno dell'Epifania.
Davanti al camino della grande cucina i miei genitori e poi io da grandicella,
disponevano le vecchie calze rattoppate e le riempivano con caramelline,
monetine dorate, carbone, aglio e cipolla e persino la cenere. Non mancava la
solita bambola con la quale potevamo giocare solo per pochi giorni perché mia
madre la conservava per l'anno seguente insieme al trenino che il mio babbo
aveva acquistato alla Fiera di Milano e che ostentavamo sulla strada.
Avevano termine le feste del periodo natalizio con le recite organizzate dalla
signora Pasqualina e si riprendeva ad andare a scuola. Nel periodo di carnevale
che oggi detesto, a causa del malcostume ci vestivamo con gli abiti degli
anziani, giravamo per le case cantando le filastrocche mangiucchiando
castagnole e pezzetti di salsiccia.
Iniziavamo con la Quaresima un periodo importantissimo; davvero ci impegnavamo
con Gesù nel rispettare le promesse fatte, con semplici fioretti e soprattutto
pregare tanto in riparazione delle bestemmie.
Quando risorgeva Gesù, la notte di Pasqua eravamo felici per essere riuscite ad
ottenere ciò che avevamo promesso.
Nuovamente iniziavamo nel periodo che precedeva la Pasqua le sfilate al forno
con le pigne e le uova colorate.
I numerosi frati andavano in giro per le benedizioni delle case.
Maggio era davvero suggestivo giacchè all'alba ci recavamo al santuario della
Madonna del Monte per onorare la Mammina del cielo e porgere l'omaggio
floreale.
Nel mese di giugno dopo aver salutato le maestre e messo a riposo le pesanti
cartelle, ci recavamo al mare con le macchine stracariche in quanto eravamo 9
figli.
A me veniva sempre affidato il compito di recitare le preghiere durante il
viaggio.
Nell'estate del 1963 ricevetti da mia madre un viaggio premio a Lourdes che
ricordo ancora con immensa gioia.
In settembre pregavamo tanto la Madonna Addolorata di Castelpetroso in provincia
di Isernia che è la patrona del Molise e contemporaneamente preparavamo una
recita in occasione della festa di San Francesco nonché il Rosario quotidiano
in onore della Madonna di Pompei.
Nel mese di novembre nella recita dei 100 Requiem accompagnavamo le vecchiette
sedute sulle sedie davanti alle case che piangevano i mariti ed anche i figli
persi in guerra.
Riprendiamo il cammino che da molti anni prosegue. Il calendario? Detesto la
pubblicità, il consumismo e le tante donne che non aspirano a questo.
I miei tempi sono quelli di Dio iniziando con il periodo dell'Avvento.
Il bilancio della crescita spirituale di tutto ciò che ho fatto in un anno
inizia proprio in questo periodo per me molto impegnativo. Si entra in un
tunnel luminosissimo dal quale non si desidera più uscire poiché si avverte
proprio la presenza di Gesù che ci tiene per mano. Partecipando alla novena
dell'Immacolata, s'incomincia ad assaporare la gioia di perfezionarsi nelle
virtù; la Madonna ci fa riscoprire la purezza per accogliere Gesù nella novena
di Natale. Il predicatore viene da fuori e rompe un po' la monotonia delle
prediche ordinarie. Incominciano i preparativi per il presepe dove è sempre
presente Padre Pio che ci teneva tanto.
Subito dopo la novena di Natale, se non si continua a frequentare giornalmente
la Chiesa, ci si accorge che manca qualcosa, che la giornata è vuota; ma non
bisogna scoraggiarsi - c'èsubito il periodo che ti potrà portare alla salvezza:
la Quaresima con promesse, offerte, fioretti, pellegrinaggi per poi godere la
notte di Pasqua e gridare: "O Felix culpa". A questo punto ci si sente
conquistati da Gesù ed il cammino prosegue senza sosta per continuare a salire
le scale che ti porteranno al Santuario della Madonna del Monte per il mese di
maggio . Quanti rosari e quante invocazioni!
Solitamente questo mese è molto sentito a Campobasso e la Chiesa è frequentata
anche da chi non è troppo praticante e la mia preghiera incessante è rivolta a
quanti continuino a partecipare la S.Messa anche nei mesi successivi. Giugno e
Luglio dedicati a Gesù con la novena alla Madonna del Carmine.
Solitamente nel mese di agosto non faccio altro che ripetere il pensiero di Don
Bosco: "Fa che la vacanza sia la vendemmia di Dio e non la mietitura di
Satana"anche perché inizia con il perdono di Assisi. Si può dare più spazio e
tempo alla preghiera, alla meditazione ed alla lettura di testi sacri specie
per la ricorrenza dell'Assunzione di Maria Vergine.
Subito dopo incomincio a programmare il mese di settembre tutto dedicato alla
Madonna Addolorata e a Padre Pio.
L'annuale pellegrinaggio a San Giovanni Rotondo in occasione del transito di San
Pio mi tiene impegnata a 48 giri per organizzare il tutto nei minimi
particolari. Si continua con la novena per il serafico Padre San Francesco, per
il pellegrinaggio a Pompei e la programmazione annuale per il Gruppo di
preghiera. Inizia il ciclo dei primi venerdì del mese a San Giovanni Rotondo da
ottobre a giugno. Con la Via Crucis in suffragio dei morti sono giunta al
periodo dell'Avvento e si ricomincia daccapo. Che ve ne pare? Il bilancio sarà
senz'altro positivo, e ti accorgerai che il tuo calendario non è il solito
trasgressivo.ma va fatto proprio nel periodo dell'Avvento. Naturalmente nello
zaino i compagni di viaggio : Bibbia, Salterio e Rosario.
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