Testimonianze di gratitudine e piccoli suggerimenti

Esperienze che non si dimenticano

Nel 1965 prestavo servizio presso la Casa Sollievo della Sofferenza in qualitą di primario medico e spesso, dopo il lavoro, mi recavo a salutare Padre Pio nella sua cella. Una sera vi trovai altre persone che discutevano sul tempo necessario per raggiungere gli Stati Uniti in aereo. Ad un tratto Padre Pio, che mi stava accanto, quasi parlando con se stesso, disse: «Ma io d metto tanto poco!». Era evidente l'allusione al carisma della bilocazione. L'anno successivo, prima che lasciassi il servizio ospedaliero, alia presenza del direttore sanitario dott. Gusso, Padre Pio mi disse: «Caro Professore, tu accoglierai (o riceverai) la mia salma». All'uscita della cella del Padre, il dott. Gusso, commento queste parole e aggiunse: «Anche se sarai in capo al mondo, quando Padre Pio morirą, ti troverai qui». Cosi e stato! Infatti, nel mese di settembre 1968 io ero a New York per partecipare al XII Congresso Internazionale di Ematologia. Secondo il programma di viaggio il rientro in Italia era previsto per la fine del mese, invece, fatto molto strano, fu anticipato di una settimana. Giunsi a Roma il giorno 23 e, appena seppi che il Padre era deceduto, raggiunsi immediatamente San Giovanni Rotondo appena in tempo per vedere, in chiesa, la sua salma nella bara e per partecipare ai suoi funerali. Ringrazio Padre Pio per avermi fatto vivere simili esperienze.

PROF. GLAUCO TORLONTANO ROMA

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