Testimonianze di gratitudine e piccoli suggerimenti

Angela Santamaria fa venire i brividi

Angela Santamaria, di Giovinazzo (Bari), fa venire i brividi. «Nel 1987 ero ricoverata all'ospedale di San Giovanni Rotondo. Avevo come vicina di letto una signora colpita da paresi e che era assistita da una sorella in quanto non poteva muoversi per nulla. Una notte sento un continuo vocìo che non mi lascia dormire. Vorrei girarmi per lamentarmi, per chiedere di tacere una Suona volta, ma sono come bloccata da una mano invisibile. L'indomani mattina chiedo a un'altra ricoverata, una testimone di Geova: "Ha sentito il chiasso stanotte?"."Sì, non mi dica niente", è la risposta, "volevo girarmi per dirgliene quattro, ma non ci riuscivo". Impressionate, ci rivolgiamo tutte e due alla sorella della paralizzata. E la sua risposta ci lascia stupefatte: "No, non ero io a parlare. Ma so chi era, perché l'ho visto. Quando ho sentito le voci ho aperto gli occhi: a fianco di mia sorella c'era Padre Pio che l'aveva messa a sedere sul letto e stava conversando con lei. Allora guardammo la paralizzata, e questa ci fece come un sorriso"». Non potrebbe essere frutto di suggestione? «Vuoi scherzare? Alle 11 di quella mattina il fisioterapista visita la malata e riscontra un netto miglioramento. Tre giorni dopo, nel reparto arriva in visita il Papa. E una settimana dopo quella signora esce dall'ospedale con le sue gambe. E non le dico le altre vicende miracolose che avvengono in quell'ospedale. Come quella signora che aveva un tumore al seno e che un giorno trovò una grande impronta sulla sua vestaglia. Cercò di lavarla, ma sulla stoffa restò, ben evidente, la traccia di una mano piagata. Mentre del tumore, invece, non c'era più traccia ».

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